Caffè per favore
Senti tepore di mattina appena esci dal treno perché hai tenuto per tutto il viaggio cappello e sciarpa. Te la prendi con calma, la gente colpisce sotto i tuoi scarponi, come sei felice dei tuoi rigidi scarponi. Avanzi, lasci che il fiume scorra, poi un piccolo vento ti colpisce in faccia, raggiungi le scale, vibra il telefono. Buongiorno.
Scendi le scale, ti metti in fila poco prima di uscire per prendere un caffè, il solito, macchiato ma in tazza un po’ più grande come lo fanno loro. Due ragazze s’incontrano, lasci il posto in fila per loro, cambiano idea sul loro muffin, é troppo piccolo, non lo vogliono, mentre un’altra ragazza più giovane si appoggia accanto al registratore di cassa per rifare i conti e aspetta di servire la prossima richiesta.
Il tuo caffè arriva. Lo bevi e ascolti. Lasci ancora il posto al banco e te ne vai. Buona giornata, buon lavoro. Rispondi al messaggio, anzi no la chiami.